"INCENDIO DEL MORRONE: SGOMENTO E INQUIETUDINE!!"

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SULMONA- "Lo spaventoso rogo del Monte Morrone, seguito a quello di Pacentro-San Leonardo e ai tentativi di incendiare Pettorano e Roccapia, ci lascia increduli, sgomenti e rabbiosi : il Parco Nazionale della Majella, il Morrone e la riserva del Monte Genzana gli obiettivi da colpìre.Ad andare in fumo è stata una vasta area (centinaia di ettari) soprattutto di conifere: una vegetazione che ha la caratteristica di bruciare con rapidità.
I Comitati cittadini per l’ambiente tornano, ancora una volta, a sottolineare la continua aggressione al territorio.
Dopo anni di battaglie volte a scongiurare la realizzazione di numerosi insediamenti impattanti, dannosi per la salute dei cittadini e l’ambiente, la città di Sulmona e l’intera vallata si trovano oggi, impotenti, a subire un attacco senza precedenti: un incendio dalla matrice dolosa con la perdita dell’ingente ed inestimabile patrimonio boschivo e delle specie animali che sono arse insieme agli alberi. Un danno enorme, uno sfregio, un oltraggio che per decenni avremo davanti agli occhi! E nel frattempo? Una centralina dell’ARTA sta monitorando la qualità dell’aria alle Marane e i primi dati (22 e 23 agosto), registrano una concentrazione elevata delle sostanze inquinanti.  Dal 2010 i Comitati cittadini e i medici per l’ambiente, inascoltati, hanno richiesto uno studio del monitoraggio della qualità dell’aria nella Valle Peligna per avere dati sull’aria che respiriamo, considerata la conformazione orografica della nostra Conca che, per la scarsa piovosità e scarsa ventilazione, favorisce il ristagno degli inquinanti. Infatti, l’incendio di questi giorni ha dimostrato come le emissioni derivanti dalla combustione siano state “trattenute e sospese” e dimostra che la nostra Valle non può accogliere insediamenti industriali con emissioni, come la centrale di compressione.

La prima conseguenza di un incendio boschivo di questa portata, è che senza vegetazione i crinali sono naturalmente instabili, quindi più soggetti a frane superficiali e la “vulcanizzazione” del terreno per le elevatissime temperature raggiunte dal suolo bruciato, impediranno alle acque di permeare e, quindi, scivoleranno a valle più veloci.

CUI PRODEST? Ciò che è accaduto è inquietante e ci chiediamo se chi ha compiuto questo enorme disastro ambientale con conseguenze anche di carattere sanitario, è  un piromane mosso dalla sua follia o  qualcuno intenzionato a colpìre al cuore un territorio caratterizzato da un patrimonio naturalistico di pregio e dal quale trae la sua economia. Auspichiamo che l’inchiesta della Procura possa rapidamente individuare i responsabili di tale scempio e fornire quelle risposte che da domenica scorsa noi tutti attendiamo. La zona pedemontana del Morrone, interessata dal passaggio del gasdotto della Snam, ci induce a ribadire che non abbiamo bisogno di opere faraoniche inutili, ma di interventi e mezzi atti alla tutela del nostro ambiente per preservare quanto di inestimabile e irriproducibile abbiamo nel nostro Paese e, nel contempo ci porta a interrogarci sulle  conseguenze che  l’opera realizzata avrebbe potuto avere, dato che il tracciato del metanodotto, in alcuni punti, passa molto vicino alle abitazioni delle Marane minacciate dall’incendio. Quanto agli interventi,  profonda gratitudine e ringraziamento va al lavoro svolto da tutte le forze, anche dei volontari che in questi giorni stanno operando per il contenimento del danno ambientale, nonostante le misure e i mezzi insufficienti a fronteggiare una emergenza grave come quella in atto e di fronte alla quale la classe politica  mostra ancora una volta il suo disorientamento e la sua inadeguatezza. 
A distanza di otto mesi dalla sua entrata in vigore, la riforma Madia, che ha voluto la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, si traduce di fatti nello smantellamento del presidio sul territorio, complicazioni burocratiche, Regioni depotenziate e tutto questo mentre il fuoco avanza verso il versante pescarese e il nostro amato Monte Morrone continua a bruciare!!!"


                       Comitati cittadini per l’ambiente


Così l'articolo "INCENDIO DEL MORRONE: SGOMENTO E INQUIETUDINE!!"

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