PARCO GRAN SASSO LAGA DEFINISCE UN PIANO OPERATIVO PER CONTRASTARE IL RANDAGISMO E L'IBRIDAZIONE LUPO-CANE

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PARCO GRAN SASSO LAGA DEFINISCE UN PIANO OPERATIVO PER CONTRASTARE IL RANDAGISMO E L'IBRIDAZIONE LUPO-CANE

ASSERGI - Nel quadro delle azioni del progetto LIFE Mirco Lupo, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha definito il “Piano Operativo per il controllo del vagantismo canino e la riduzione della presenza di ibridi lupo-cane” nell’area protetta.Il progetto LIFE, cofinanziato dalla Commissione Europea ed attuato in partenariato con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, è vòlto ad assicurare migliori condizioni di conservazione del lupo contrastando l'ibridazione con il cane, eventualità che, come dimostrato dai ricercatori di progetto, viene favorita dalla presenza di cani vaganti e randagi e dalla promiscuità con i lupi in siti di alimentazione non controllati.
Il Piano Operativo è scaturito dalle Linee Guida elaborate dal Comitato Consultivo ed approvate nel 2017 dal Consiglio Direttivo del Parco, a seguito di un processo partecipativo che ha affrontato il problema in maniera condivisa, accogliendo le proposte degli attori istituzionali (Regione, Province, Comuni, Prefetture, Istituto Zooprofilattico, Carabinieri Forestali) e dai vari gruppi di interesse (allevatori, agricoltori e associazioni di categoria, cacciatori, ambientalisti e animalisti).Nella giornata di ieri, nella sede del Parco ad Assergi, il Piano Operativo è stato al centro di un confronto conclusivo con alcuni interlocutori istituzionali: la Regione Abruzzo - Ufficio Parchi e il Servizio Sanità Veterinaria, Igiene e Sicurezza degli Alimenti, la ASL di Lanciano Vasto Chieti (Dipartimento di Prevenzione) e il Reparto dei Carabinieri Forestali, che hanno fornito importanti contributi per una sua ulteriore definizione.Il Piano individua sei obiettivi strategici, che vanno dalla conoscenza dell’entità del fenomeno dell’ibridazione alla corretta gestione della popolazione canina e alla riduzione delle possibilità di incontro/affiliazione con il cane, ponendo l’accento sulla necessità di informare e sensibilizzare la popolazione locale. Dieci le azioni specifiche che individuano, per ciascun intervento, competenze, responsabilità, norme di riferimento, risorse finanziarie e tempistica.

Per il Presidente del Parco Tommaso Navarra “Si tratta di un Piano Operativo di grande completezza, applicabilità e accuratezza scientifica che sperimenterà su scala locale misure ed interventi replicabili di sicuro interesse extraregionale e nazionale principalmente riguardo all'adozione di buone pratiche di gestione del vagantismo canino”.

Molti degli interventi previsti, del resto, non si esauriscono nella durata del progetto Mirco Lupo ma hanno carattere di permanenza. “L’auspicio - sottolinea Navarra - è di poter contare sull’accoglimento della nuova candidatura al programma di finanziamento europeo LIFE che il Parco ha recentemente presentato con la prestigiosa collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico “G. Caporale” e un composito partenariato greco, al fine di poter compiutamente realizzare gli obiettivi del Piano Operativo e garantire effetti ecosistemici e socio economici durevoli”

“Si tratta – ha detto ancora il Presidente dell'Ente - di azioni calibrate sulle esigenze concrete del territorio e delle popolazioni che continuano ad abitare le nostre aree interne tra mille difficoltà e alle quali va il nostro continuo interesse e la nostra concreta vicinanza”.


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