titolo : SI E' RINNOVATO APPUNTAMENTO AL SACELLO MILITARE"MADONNA DEGLI ANGELI"
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SI E' RINNOVATO APPUNTAMENTO AL SACELLO MILITARE"MADONNA DEGLI ANGELI"
SULMONA - Ieri mattina si è rinnovato l’appuntamento presso il Sacello militare “Madonna degli Angeli” a Badia di Sulmona di commemorazione dei caduti in tutte le guerre e su tutti i fronti, cerimonia voluta e organizzata dal custode del Sacello, il Cav. Donato Agostinelli, Delegato Provinciale di L’Aquila dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore Alle Reali Tombe del Pantheon e dal Cav. Giulio Salzano che si è succeduto a Dante Patana nella custodia del Sacello.Il Sacello quest’anno è apparso ancora più suggestivo nella sempre splendida cornice del Morrone, benché ferita dal recente incendio, grazie al restauro voluto da Agostinelli dei due cannoni risalenti alla prima guerra mondiale, cui hanno partecipato i volontari della Badia e alcune Ditte locali. Si deve proprio al costante impegno del custode e dei volontari se questo luogo della memoria, unico nella nostra zona, continua a vivere e ad essere un’importante testimonianza storica, insieme al vicino campo di prigionia denominato Campo 78, delle vicende legate alle due guerre mondiali.
Alla cerimonia hanno preso parte il Generale Aus. Carlo Colella di Pratola Peligna, il Consigliere Andrea Ramunno dell’Amministrazione Comunale di Sulmona, il Sindaco di Roccapia, Marco Leone, il Capitano Danilo Cinotti in rappresentanza del Comando Militare Esercito Abruzzo, una rappresentanza del 9° Reggimento Alpini L’Aquila, Il Luogotenente Francesco MENCHINELLI della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona, l’Ispettore Superiore Giuseppe NINU in rappresentanza della Scuola di Polizia Penitenziaria di Fonte d’Amore, l’lspettore Superiore Antonio LATINI in rappresentanza della Casa Circondariale di Sulmona, Il Tenente Salvatore GIORDANO in rappresentanza del Comando Polizia Municipale di Sulmona, nonché le associazioni combattentistiche e d’arma.
La cerimonia è stata aperta dal discorso del custode, Donato Agostinelli, il quale, con la passione che lo contraddistingue quando affronta tali tematiche, ha ricordato l’importanza del ricordo, che non dovrebbe mai venire meno, di tanti giovani soldati che hanno sacrificato la loro vita per donarci libertà e democrazia, o, se sopravvissuti, hanno invece sacrificato la loro dignità costretti a vivere con il rimorso di aver dovuto uccidere qualcuno, benché in qualche modo autorizzati dalle assurde leggi della guerra. Agostinelli ha voluto sottolineare quanto sia importante avvicinare i giovani allo studio della storia visitando luoghi simbolo, come il sacello e il Campo 78, ed entrando in contatto con testimoni della storia come l’alpino Gildo Ventresca, presente alla cerimonia per il quale ha chiesto un caloroso applauso, che, nonostante l’età avanzata, continua a incontrare nelle scuole i ragazzi ai quali racconta della propria esperienza di soldato durante la Seconda Guerra mondiale.
E’ per tale motivo che, nell’ambito della cerimonia, Agostinelli ha donato alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “U.Postiglione” di Raiano, la professoressa Renzina Ciocca, un’opera dell’artista Monia Passarelli raffigurante il sacello con il tricolore al vento. Con tale omaggio, ha voluto riconoscere e sottolineare l’impegno della Dirigente e del corpo docente nella diffusione presso le nuove generazioni dei valori di libertà, democrazia e impegno civile. L’Istituto scolastico di Raiano, infatti, ha partecipato a una cerimonia di commemorazione dei caduti nel maggio 2016 al Sacello, accogliendo l’invito di Agostinelli e del Dott. Mario Salzano di Badia, cultore di storia, dalla quale è partito un progetto che ha visto i ragazzi impegnati nella realizzazione di un documentario che ha raccolto le interviste da loro stessi realizzate a studiosi del territorio della Valle Peligna e a testimoni del periodo storico che va dall’estate del 1943 alla primavera del 1944, un periodo terribile per tutti quei paesi, tra i quali Sulmona e il circondario, che ricadevano lungo la linea Gustav, la demarcazione che separava l’Italia meridionale, liberata dagli alleati, e la Repubblica di Salò creata da Mussolini dopo la sua liberazione sul Gran Sasso. Dalle informazioni storiche raccolte è nato un copione teatrale che ha dato vita a uno spettacolo di grande successo, di cui sono stati protagonisti gli studenti, rappresentato al Teatro D’Andrea di Pratola Peligna e a Raiano.
Nel suo intervento, Agostinelli ha tenuto anche a ricordare l’impegno della popolazione locale e del gruppo dei volontari della Badia nel mantenere vivo questo luogo della memoria la cui storia sembra risalire al XIII secolo, quando Celestino V vi avrebbe costruito una prima chiesetta che poi sarebbe andata completamente distrutta. All’inizio del 1936 iniziò la riedificazione della chiesetta, voluta fortemente da Dante Patana, il quale unitamente al Prof. Del Basso Orsini, ai fratelli Leopardi Salvatore e Vicenzo ed a Salzano Antonio, si avvalsero della collaborazione della popolazione locale che partecipò con grande sacrificio donando quel poco che aveva in termini economici e mettendo a disposizione la propria manovalanza. Nel suo discorso Agostinelli ha ricordato come anche i soldati al fronte, originari della Regione Abruzzo, durante la guerra in Africa, abbiano inviato per quel che poterono denaro per affrontare le spese di ristrutturazione di un luogo che sarebbe tristemente divenuto il luogo della memoria del loro sacrificio.
Al discorso di Agostinelli hanno fatto seguito l’alza bandiera sulle note dell’Inno Nazionale e gli onori ai caduti con la deposizione, da parte di due alpini del 9° Reggimento Alpini di L’Aquila, di una corona di alloro sull’altare del Sacello sulle note del “Piave”, seguito dal commovente “Silenzio”.
La Santa messa è stata celebrata da Don Andrea Accivile.
A seguito del rito religioso, il custode nel riconoscere gli ineffabili valori etici e morali, nonché non comune impegno e dedizione per il Sacello militare di Badia, ha consegnato attestati di benemerenza al Comando del 9° Reggimento Alpini L’Aquila, ai Volontari delle Frazioni, all’Ingegnere Carmine Di Benedetto, all’Architetto Antonio Angelone, al Signor Mario Fallucca, al Signor Nicola Francani e alla signora Italia Mastripieri, per aver collaborato nel restauro dei due cannoni 75/27 mod.1911 posti nell’area antistante la “Chiesetta Madonna degli Angeli”.
Santa Maria degli Angeli è dunque oggi divenuta un luogo dedicato ai caduti di tutte le guerre e su tutti i fronti grazie anche alla dedizione dei volontari della Badia, della popolazione locale e del suo custode, il Cav. Agostinelli che, consapevole del valore che il ricordo dei militari caduti per la Patria ha nella costruzione delle coscienze delle generazioni future, prosegue la sua opera di sensibilizzazione delle scuole con progetti didattici legati alla conoscenza e alla valorizzazione di luoghi della memoria della storia patria come appunto il Sacello della Badia.
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